James bond è qui, ma per ora lo si vede solo nelle foto di rito, ovviamente sfondo sassi, rilanciate dalla produzione di “No time to die”, venticinquesimo film dedicato alle imprese dell'agente 007, l'ultimo interpretato da Daniel Craig. Il rigidissimo servizio di sicurezza, che da giorni blinda il set materano, non ne lascia intravedere nemmeno la sagoma, scontentando curiosi e turisti. Questa è già la seconda volta che ci fermano, quindi sempre dobbiamo fare il giro largo per arrivare ai siti. Lo stiamo quasi odiando. Lo state quasi odiando? Lo stiamo quasi odiano, sì, sì. Avreste preferito più vedere il Duomo o Craig? Tutti e due insieme. Abbiamo visto i sassi, abbiamo visto Matera così viva. Bella. Il resto lo vedete al cinema con Craig? Poi lo vediamo al cinema. I materani invece con questi disagi hanno imparato ormai a convivere serenamente. È dai tempi di Pasolini, del resto, che i loro sassi vengono periodicamente trasformati in set cinematografici. Memorabile quello allestito nei primi anni 2000 per The Passion, la star allora si chiamava Mel Gibson, che qui all'albergo Italia tutti ricordano bene. Per quanto tempo si fermò qui nel Mel Gibson? Mi sembra due mesi e venti, qualcosa del genere. E poi finito questo soggiorno voi avete pensato di intitolargli la suite. Ha avuto un successone nei clienti questa vostra scelta? I primi tempi sì, venivano e chiedevano la suite Mel Gibson. E quindi ecco qua. Daniel Craig non si è visto? No, no.