Si può sfogliare manoscritto autografato da verdi o una rara edizione della Turandot di Puccini; scoprire i dettagli più piccoli dei raffinati costumi di Maria Callas, passeggiare per i corridoi e per il foyer, salire sulla scena, affacciarsi dal palco reale o ritrovarsi nella buca del suggeritore. La Scala alza il sipario digitale su Google Arts and Culture e mette a disposizione tutti i suoi tesori, angoli nascosti, un archivio storico di 250 mila immagini. Un progetto imponente, reso possibile con le tecnologie più avanzate, dall'uso di street view a una fotocamera specializzata nelle opere d'arte, capace di cogliere sfumature invisibili a occhio nudo. Il risultato è un viaggio nel tempo, ma anche nello spazio, che oggi che il teatro è chiuso per l'urgenza Covid, ha il sapore di rinascita e ripartenza. Una riapertura virtuale, in attesa di poter riaccogliere dal vivo gli spettatori. A loro è dedicata la prima performance operistica de La Scala in quarantena. Abbiamo filmato una scena del Simon Boccanegra. Abbiamo riunito degli artisti meravigliosi, l'orchestra e il coro de La Scala sono tutti a casa, ma sono riusciti a presentare questo miracolo.