È costato anche un Oscar a Leonardo Di Caprio, fortunatamente non il suo, il fatto di comparire, suo malgrado e senza essere indagato, in una vicenda giudiziaria legata a un fondo sovrano malese; fondo stanziato per promuovere lo sviluppo di attività anche artistiche nel paese asiatico. Tra questi il finanziamento di “The Wolf of Wall Street”, film del quale proprio Di Caprio era protagonista. Ecco spiegata la presenza dell’ignaro attore tra i nomi illustri che, a vario titolo, compaiono nell’indagine. Tra l’altro Leo sarebbe stato anche ricoperto di sostanziosi regali: avrebbe ricevuto secondo gli investigatori uno dei due Oscar vinti in carriera da Marlon Brando, una tela di Picasso e una fotografia firmata Diana Arbus. Dalla vicenda, che è al vaglio da mesi, emerge che il finanziamento al film in questione, così come quelli alle commedie del 2014 “Dumb and Dumber To” con Jim Carrey e quella del 2015 “Daddy’s Home” interpretata da Will Ferrell, in realtà altro non sarebbero che un modo per distrarre centinaia di migliaia di dollari dal fondo statale malese. Stesso discorso vale per i doni recapitati a casa di Leonardo Di Caprio, tutti oggetti di grande valore che l’attore ha restituito non appena ne è stata chiarita la dubbia provenienza.