Non è soltanto il batterista più conosciuto e ricco del mondo, con il suo stile innovativo e quei formidabili ritmi cuciti addosso alle canzoni dei Beatles, Ringo Starr ha influenzato generazioni di batteristi. Insomma, se c'è ancora qualcuno convinto che Richard Starkey, questo il suo vero nome, sia stato semplicemente un tizio fortunato perché si è trovato per caso a suonare nel gruppo più famoso di tutti i tempi, forse i suoi 80 anni sono l'occasione giusta per ricredersi. “Amo i compleanni” ha detto Ringo, che ha deciso di festeggiare pubblicando sul suo canale YouTube un concerto benefico con performance domestiche e filmati dal vivo, anche di suoi colleghi. Su tutti Paul McCartney, che ha già fatto gli auguri a quello che definisce il miglior batterista del mondo. Per capire a cosa si riferisce Paul basta guardare i video dei concerti. Le urla del pubblico sovrastano tutto ma Ringo nelle retrovie non perde un colpo, tiene il tempo come se niente fosse, senza virtuosismi, sempre al servizio delle canzoni e che canzoni. Certo, tra i Beatles, come ci hanno ricordato anche i Pinguini Tattici Nucleari, non era quello con più fascino e carisma ma non per questo meno amato dai fan. Ha scritto canzoni come Octopus's Garden e Don't Pass Me By e cantato con il suo stile inconfondibile Yellow Submarine e With a Little Help from My Friends. Dopo i Beatles si è dedicato alle sue passioni, il cinema e la pittura, senza perdere mai di vista la musica e il suo motto “peace and love”, senza perdere mai il gusto per la battuta, perché anche l'umorismo è una questione di ritmo.