Era diventato di nuovo padre, per la sesta volta, e all'età di 82 anni, perché per Roberto Cavalli, tra i più celebri stilisti italiani, la vita andava sempre vissuta intensamente e a qualsiasi età. Una vita iniziata però in salita. Nasce a Firenze il 15 novembre del 1940, e a soli quattro anni, durante la Seconda Guerra Mondiale, perde il padre fucilato dai nazisti nella strage di Cavriglia. La vita però, disse in un'intervista, ha saputo ricompensarlo di tutto. Cresciuto insieme alla sorella, dalla mamma e dal nonno, celebre pittore macchiaiolo da cui eredita la vena artistica, frequenta l'Istituto d'Arte Statale di Firenze, specializzandosi in applicazioni tessili della pittura, tecnica che utilizzerà nelle sue collezioni. Il suo intuito e la sua tenacia lo portano negli anni '70 a brevettare un particolare procedimento di stampa su pelle, attirando l'attenzione di diversi brand, tra cui Hermes e Pierre Cardin. La sua è una visione della moda totalmente nuova. Determinato ad avere una linea che porti il suo nome, nel 1970 approda al Salon du pret-à-porter di Parigi, con la sua prima collezione e poi, nel 1972, sulle passerelle di Pitti. La consacrazione arriva nel 1994 con la sua prima sfilata alla Settimana della Moda Milanese e diventa il Signore dell'animalier e del patchwork, della pelle intarsiata, dei broccati, del denim. I suoi jeans, invecchiati con un trattamento a getto di sabbia, spopolano, anche se questo procedimento viene aspramente contestato dalle associazioni per i diritti umani, in quanto altamente pericoloso per i lavoratori che lo praticano. Dopo la sua prima boutique di Saint-Tropez, ne apre di nuove. A fine anni '90 novanta il marchio Roberto Cavalli è distribuito in 38 Paesi, mentre negli anni d'oro del 2000 i suoi capi sono indossati da popstar e celebrità internazionali. Dalla moda gli accessori, alla produzione di vino, fino all'apertura di locali notturni, con il Just Cavalli Cafè prima a Milano e poi a Dubai. Nel 2013 riceve la Laurea honoris causa in Fashion Management della Domus Academy di Milano. Sei figli: due del suo primo matrimonio, tre dalle seconde nozze, quelle con Eva Maria Duringer, suo braccio destro alla guida del brand per moltissimi anni. E poi Giorgio, l'ultimo nato, chiamato con il nome del padre e avuto da Sandra Bergman, compagna da oltre 15 anni, ex modella, eletta nel 2006 donna più bella di Svezia e di 44 anni più giovane di lui. Per dedicarsi agli affetti e alle sue passioni, nel 2015 lascia la guida del suo impero, vendendo un fondo di investimento. I suoi abiti audaci e le sue iconiche stampe animalier rimarranno per sempre nell'immaginario collettivo, come le creazioni di uno stilista che ha saputo diventare il Re dell'anticonformismo.