I libri sono portatori di passioni, idee, provocazioni, analisi, approfondimenti, che costituiscono un'asse portante della cultura e del dibattito pubblico di un Paese. Non ci si può dimenticare dei libri, tantomeno in un momento di crisi e di trasformazione così profonda della nostra società e del nostro mondo, in cui le idee contenute nei libri sono quanto mai necessarie. E poi è un comparto che da lavoro a tantissime persone, metà delle quali purtroppo precarie e spesso invisibili, ed è un mercato che vale circa tre miliardi di euro, e sette-otto volte più grande del mercato del cinema, 12-13 volte più grande della televisione pubblica e dei quotidiani, per cui è fondamentale mantenerlo in vita. Corriamo il rischio molto concreto di un impoverimento dell'offerta culturale nel nostro Paese. Corriamo il rischio che ci siano meno libri, meno autori, meno idee, meno librerie dove i cittadini possano confrontarsi, possano fare scoperte, possano approfondire il proprio punto di vista e considerare il punto di vista degli altri. I rischi che corrono, che corriamo sono quelli che abbiamo già assaggiato in questi quattro mesi, quattro mesi in cui abbiamo perso quasi l' 85% delle vendite, in cui molti librai hanno cominciato a dichiarare una presunta chiusura, molti editori probabilmente non ce la faranno a riaprire, il 50% delle vendite è passata sull'online e quindi i rischi sono quelli di una effettiva depauperazione di un settore che già di per sé purtroppo è molto fragile. Immagino, e spero ardentemente, che sia un settore vivo che recuperi appieno la sua vivacità, che veda una nuova circolazione di idee, autori, pensieri, passioni, momenti di evasione, momenti di riflessione. Dobbiamo lavorare perché questa immaginazione non resti puramente virtuale, ma diventi realtà. Fra un anno alcune delle abitudini che abbiamo iniziato ad avere in questo periodo si consolideranno. In particolare il digitale, che ha trasformato il modo in cui ci informiamo, in cui leggiamo, consumiamo, in cui acquistiamo, quindi immaginiamo che rimarrà la tendenza a comprare libri online e soprattutto ad informarsi, e quindi sarà sempre più diffuso avere autori che fanno dirette Zoom con i propri lettori, eventi virtuali come i festival, come il Salone del libro recentemente andato in rete, e quindi sarà sempre più importante costruire questo dialogo tramite nuovi mezzi e tecnologie tra autori e lettori.