Con Proietti va via secondo me, sembra una frase fatta, ma una parte di Roma. Perché era proprio una fisionomia di una Roma bella, di una Roma genuina, piena di piena di creatività, un grande attore e un un allievo di Petrolini in qualche modo. Forse ha superato addirittura il maestro Petrolini, perché Gigi Proietti è stato un attore a trecentosessanta gradi, bravissimo. Io l'ho sempre considerato straordinario in teatro soprattutto. Quale personaggio gli avresti affidato? L'hai pensato? Guarda io ho avuto Angelo Infanti in Borotalco, faceva Manuel Fantoni, è stato straordinario, era perfetto. Però secondo me anche un Gigi Proietti l'avrebbe fatto molto, molto bene. Sicuramente, perché era un po' quel millantatore simpatico, bugiardo, piacione. Proietti poteva fare tutto, quei personaggi erano suoi, quello l'avrebbe potuto fare. Però io mi sono trovato benissimo con Angelo Infanti, però sicuramente un personaggio forte, dinamico, divertente ed energico quello è il grande Proietti. Un po' trasformista, un po' mitomane, un po' megalomane,quelli erano i personaggi migliori.