Tenente Carmelo La Rosa. Comunque l’ho visto, non c'era rigore. Forse non era rigore, sicuramente fu Oscar per Mediterraneo. Sono passati 28 anni da quando l'Academy consegnò quel premio a Gabriele Salvatores, ne sono passati 70 da quando il regista nacque a Napoli per poi trasferirsi nella sua Milano. Occhiali sul naso e una rassicurante aria intellettuale a incorniciare un sorriso solcato da ironia e curiosità. Un cinema, il suo, diviso a capitoli come un libro dalla trilogia, della fuga con Marrakech Express, tournée dello stesso Mediterraneo, al momento fantascientifico di Nirvana con l’ highlander Christopher Lambert che arricchiva un cast diversamente tutto Made in Italy, passando per Il Ragazzo Invisibile, prima saga di supereroi italiano. In mezzo tanti altri titoli, da Educazione siberiana a Puerto escondido e poi Denti, Happy family, Amnesia, Io non ho paura e il più recente Tutto il mio folle amore. Non sappiamo come festeggerà questo importante, compleanno, forse davanti alla TV con un altro suo grande amore, il calcio.