Per Susanna Nicchiarelli, non c'è altro modo per affrontare qualsiasi impegno che quello di metterci passione e serietà. Sarà che sono da sempre un po' secchiona, dice ridendo la regista, recente vincitrice di tre David di Donatello e il Nastro d'Argento per "Miss Marx" e prossimamente impegnata come Presidente di Giuria del Taormina Film Festival. "Mi piace moltissimo l'idea che si tratta di una selezione di opere prime e seconde, perché proprio mi piace l'idea di guardare al futuro, no? In un momento in cui cinema sta ripartendo, le sale hanno riaperto". All'attivo ha quattro lungometraggi, per raccontare la complessità delle donne. "Le ragazze che hanno qualcosa da raccontare, che vogliono scrivere, vogliono raccontare qualcosa al mondo, capiranno che la regia è uno dei canali possibili di comunicazione. Quindi, più siamo, meglio è. Però, appunto, non direi che il cinema è donna, perché il cinema appartiene a tutti gli individui che lo fanno, a una qualunque sesso appartengono". E per il futuro, un film su Santa Chiara e il suo rapporto con San Francesco. "Il medioevo l'ho sentito vicino. È stato bello lavorare su un'epoca così piena di incertezze, in un momento che per noi è appunto è stato così pieno di incertezze. E poi lavorare invece appunto su dei ragazzi che si incontravano, che iniziavano qualche cosa, con la speranza di cambiare il mondo, che è sempre quello. Fa sempre bene, no?".