Lo abbiamo fatto in un solo giorno, siamo arrivati a Venezia e abbiamo visitato 3 mostre, un'idea per una gita culturale dalla quale si torna pieni di bellezza, Palazzo Grassi prima di tutto, appendice lagunare della Pinor collection, qui ci aspettavano le foto di Henry Cartier-Bresson, un gigante della fotografia che intimidisce tanto è grande, 350 immagini in tutto, divise per sezioni e scelte da 5 curatori, Emy Lebowitz, Francois Pinault, Javier Cercas, Silvie Obernau e Wim Wenders, coordinati da Mathieu d'Aumerie, volti, paesaggi, situazioni, le grand jeu, questo il titolo della rassegna, un master collection da perdere la testa. Saliamo di un piano e incontriamo il fotografo egiziano che ora vive tra New York e Parigi, Youssef Nabil, è lui a guidarci attraverso la sua Once upon a dream, tra gli incanti e i volti del suo Paese d'origine. Singolare la tecnica scelta che ci riporta di decenni indietro nel tempo, la fotografia dipinta a mano. Dobbiamo spostarci a punta della Dogana per godere di Untitle, 3 sguardi sull'arte di oggi, opere che provengono dalla Pino collection e da musei internazionali e collezioni private, una rassegna concepita e curata tra gli altri da Caroline Bourgeois. Spazi che da soli valgono la visita fuori, aldilà del canale, i merletti meravigliosi delle architetture veneziane.