È morto tra le braccia della moglie, amatissima. La stessa donna sposata 44 anni fa. Che il regista Wolfgang Petersen, fosse, anche in questo, un uomo concreto, riservato e sicuramente visionario, nel suo lavoro, lo conferma il fatto che la notizia sia stata data a giorni di distanza. Aveva 81 anni, combatteva da tempo contro un cancro al pancreas, dove viveva a Brentowood, in California, nonostante fosse di origini tedesche. Del resto Hollywood lo aveva accolto a braccia aperte dopo i successi clamorosi di film come: La storia infinita o La tempesta perfetta. Aveva anche co-sceneggiato quel film del 1984 che fece epoca, segnando per sempre il genere Fantasy. Petersen, votato all'azione fin dal suo primo successo in patria, The boat, candidato tra l'altro anche a sei Oscar, aveva fatto carriera nel cinema americano lavorando e facendosi stimare dai più grandi come: Clint Eastwood, Harrison Ford, Glenn Close. Successi come: Air Force One o Virus letale e Nel centro del mirino, gli avevano garantito non solo agio economico ma anche la possibilità preziosissima di poter fare ciò che si ama per lavoro. Negli anni 2000 aveva diretto Troy, con Brad Pitt ed Eric Bana. In verità forse, uno dei meno riusciti ma aveva grandi visioni e grande talento e di certo era un regista che non si spaventava di fronte alle sfide.