Ecco il pezzo d'Italia che ora è nello spazio nella missione Artemis 1, il programma che riporterà l'uomo sulla Luna. Si chiama ArgoMoon ed è il micro satellite interamente progettato e realizzato dalla Argotec, azienda di ingegneria aerospaziale di Torino nata nel 2008. E' uno dei 10 micro satelliti a bordo della navicella Orion lanciata da Cape Canaveral, l'unico europeo. Insieme agli ingegneri seguiamo il lancio dalla sede di Torino di Argotec, l'applauso scioglie la tensione dopo il countdown. "E' sicuramente un'emozione il momento in cui abbiamo visto il lanciatore tirarsi su e sapere che hai un pezzo tuo all'interno che sicuramente abbiamo dovuto costruire all'interno nel tempo, è una grande emozione." Il lavoro qui comincia 3 ore e 50 minuti dopo il lancio quando la navicella Orion rilascia ArgoMoon. Dalla control room si seguono le delicate operazioni dello sgancio. Il micro satellite è un concentrato di tecnologia, ha le dimensioni di una valigetta 24 ore con un'apertura alare dei pannelli solari inferiore al metro. ArgoMoon sarà a tutti gli effetti il reporter della missione. "Il compito di ArgoMoon è quello di scattare tutta una serie di immagini fotografiche del secondo stadio del lanciatore stesso, quindi ci avvicineremo a circa 400 metri dal lanciatore e faremo una manovra attorno al lanciatore scattando una serie di immagini fotografiche, queste immagini serviranno ai nostri colleghi della NASA per validare operativamente proprio il lanciatore che è in questa fase di test. Subito dopo noi andremo in direzione della Luna, saremo a circa 6.000 km dalla superficie lunare e faremo tutta, anche lì, una serie di immagini che serviranno anche alla comunità scientifica nostra italiana e nello stesso momento ci metteremo in un'orbita che viene chiamata ellittica cioè fra Terra e Luna.".