Come sono cambiati i social durante l'emergenza coronavirus

21 mag 2020
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Sticker, donazioni, dirette. Fin dalle prime settimane di isolamento i social network sono cambiati, mentre cambiavamo noi utenti. I nuovi strumenti ci hanno permesso di essere sempre più uniti nella distanza, moltiplicando il tempo passato sulle piattaforme, soprattutto via mobile. Buona parte del tempo speso sui social è dedicata alle videochiamate. Facebook ha ideato Messenger Rooms, stanze virtuali dove è possibile riunire fino a 50 persone. WhatsApp ha ampliato le videochat a un massimo di otto utenti e Google ha reso gratuito per tutti fino a settembre Meet, solitamente destinato alle aziende. Protagoniste di questo periodo sono state anche le dirette. Lezioni di fitness, corsi di ogni genere, interviste, raccolte fondi trasmesse live. Facebook ha arricchito l'offerta puntando sugli eventi, che si sono trasferiti online, e sui videogiochi con la app dedicata: Gaming. “Siamo in diretta a SkyTg24”. Anche Instagram ha investito sulle dirette: Più semplici da seguire, grazie alla visibilità da desktop, e più semplici da salvare su IGTV. Ma a cambiare per prime sono state le stories. Nei giorni più duri dell'emergenza sono nati gli sticker “grazie” ed “eroi in corsia” dedicate agli operatori sanitari e ai lavoratori. Nuovo anche l'adesivo “io resto a casa” per incentivare gli utenti a seguire le regole del lockdown. Infine è stata introdotta l'opzione per le sfide virtuali, le challenge. Su TikTok gli hashtag “io resto a casa”, “lavati le mani”, “andrà tutto bene” hanno raccolto milioni di contenuti e dopo l'introduzione dello sticker per le donazioni è nato il trend “tutti fratelli” per sostenere la raccolta fondi della Croce Rossa Italiana, mentre altre istituzioni come l'OMS hanno lanciato proprio in queste settimane un account sulla piattaforma per diffondere brevi video informativi sul virus. Non è cambiata però solo la sfera social legata agli affetti. LinkedIn, il network professionale, ha avviato la funzionalità “video presentazione” per facilitare la selezione dei candidati e le assunzioni per una fase 2 che, a patti con le nuove regole, sia ricca di nuove opportunità da cogliere.

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