La ricerca non si è fermata con il lockdown tecnici italiani e tedeschi al centro di risonanze magnetiche Cerm e al polo scientifico dell'Università di Firenze, a Sesto Fiorentino, hanno montato in questi mesi lo spettrometro NMR con il più alto campo magnetico mai costruito. Professore a cosa serve un magnete cosi potente? Serve a ricostruire immagini di molecole anche molto grandi, come le proteine e ovviamente più il magnete è potente più aumenta la risoluzione. La parola risonanza magnetica è legata molto al concetto della medicina a immagini per risonanza magnetica. Il principio è lo stesso, il principio fisico, ma noi andiamo a vedere i singoli atomi delle molecole. L'Italia, con il Cerm hanno fa parte dell'infrastruttura europea di ricerca e biologia strutturale Instruct Eric ed è l'unico Paese al mondo ad avere uno strumento così potente 1.2 GHz. Del resto non è proprio così abbordabile e il suo costo è di 16,5 milioni di euro. Verrà utilizzato nelle ricerche sulla struttura e la funzione di proteine coinvolte in patologie come il cancro, l'Alzheimer e il morbo di Parkinson, ma sarà impiegato anche per la lotta al sarscov2. E' stato costituito un consorzio internazionale che comprende ricercatori da Israele la Germania altri paesi europei, gli Stati Uniti, per caratterizzare tutte le biomolecole del covid che vuol dire l'RNA e le proteine, e conoscendo la struttura, caratterizzandole si può fare screening di potenziali farmaci. Lo spirito è fare screening di farmaci già esistenti, frammenti per disegnare farmaci più potenti. Questa strumentazione ci permette di acquisire informazioni uniche ma il Cerm ha altri 11 Magneti, ognuno con una sua specificità. Ad esempio, questo a 600 MHz, serve per fare metabolonica può lavorare sul plasma di persone affette da covid con l'obiettivo di cercare un finger Print cioè un altro metodo di diagnosi complementare al test sierologico che, come sappiamo, è perfettibile.