Intelligenza artificiale, rischi per la disinformazione

01 lug 2023
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C'è vita sulla Luna: bisonti, unicorni e anche umani con ali di pipistrello. La presunta scoperta scientifica veniva pubblicata insieme a questa immagine nel 1835 sul quotidiano newyorkese Sun. Una fake news, anche se con intento satirico, prima che si chiamassero fake news. Non è neanche la prima della storia ma ci fa capire come la disinformazione così come la propaganda siano sempre andate di pari passo con l'informazione. La differenza, ovviamente, la fanno le novità tecnologiche. Siamo dunque, all'intelligenza artificiale. Scenari più ampi e preoccupazioni più grandi per le possibili conseguenze. Un paio di esempi tra i tanti: c'è il finto presidente ucraino Zelensky che in un video falso circolato su Telegram invita la popolazione al ritiro. Si chiama, tecnicamente, deepfake che è quella tecnica che permette, sfruttando appunto l'intelligenza artificiale, di creare video con protagonisti delle repliche di persone realmente esistenti che fanno e dicono cose che non hanno mai fatto e detto. E c'è il finto arresto di Donald Trump, diffuso sui social, antipasto di quello che potremmo vedere durante la prossima campagna elettorale per le presidenziali USA. È l'intelligenza artificiale di tipo generativo con strumenti come Chat-GPT per i testi e Midjourney per le immagini che diventano alla portata di tutti. "Su questo si possono fare velocemente, direi due lavori grossomodo: uno a monte, uno a valle. Quello a monte, è una maggiore e migliore operazioni di legislazione in modo che tutto questo, se avviene, avviene illegalmente, e quindi con grandi rischi da parte di chi lo fa. Non è che non avverrà, così come non è che in autostrada nessuno compie qualche cosa di criminale. Tuttavia, sa benissimo che lo sta facendo, sa benissimo i rischi. E poi, sarà anche una questione culturale, noi impareremo a essere più attenti. Un po' come quando da ragazzo, abbiamo imparato a leggere sul giornale su La Stampa, ad un certo punto, in alto c'era scritto pubblicità. Una volta che avevi capito che così funzionava, quelle pagine le saltavi e andavi direttamente all'articolo successivo". Leggi da una parte, l'educazione dall'altra. In questo senso, si sta muovendo ad esempio, l'Unione Europea che vuole regolamentare l'intelligenza artificiale puntando a fare da apripista per il resto del mondo, così come aveva fatto per il GDPR nel caso del trattamento dei dati personali. E poi, ci sono progetti come AI4TRUST coordinato dalla fondazione Bruno Kessler di Trento e a cui partecipa Sky Tg24. Un progetto che punta a sfruttare la stessa intelligenza artificiale e le capacità umane per contrastare la disinformazione, partendo da una certezza. L'intelligenza artificiale è destinata a rimanere con noi a lungo, meglio conoscerla e saperla utilizzare.

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