"Il nostro Paese celebra i 60 anni dal lancio del suo primo satellite, il San Marco 1. Quali sono oggi i punti di forza e di debolezza dell'Italia dello Spazio e che cosa serve al nostro Paese?" "Allora, l'Italia è un Paese che ha una grandissima tradizione in ambito spaziale, ha un'industria con grandi competenze anche, come dire, in campi molto diversi. Le difficoltà dell'Italia in ambito spaziale sono quelle di tutta l'Europa, cioè la capacità di fare massa critica per poter investire sufficientemente, sia, diciamo, gli investimenti istituzionali ma anche naturalmente gli investimenti privati, e quindi poter innovare, massimizzare l'efficienza dei processi, minimizzare i costi, quindi essere competitivi e quindi avere accesso a quote più ampie di mercato. Come in tanti settori, l'Europa dello Spazio, e quindi anche l'Italia, sconta dei problemi relativi alla frammentazione e, a volte, a un eccessivo focalizzarsi sulla competizione intraeuropea, cioè tra singoli Stati europei, che per me vuol dire a volte, come dire, concentrarsi a vedere chi vince il campionato di Serie C, però gli altri stanno giocando il campionato di Serie A. Quindi se non ci mettiamo insieme, non riusciamo a investire in maniera sinergica, senza dispersione, senza duplicazione, triplicazione, senza frammentazione, le risorse che abbiamo è veramente difficile che riusciamo a rientrare in questo campionato di Serie A".