L'abbiamo chiamata Milano Digital week, ma mai come quest'anno, con un'edizione completamente online e quindi senza limiti di pubblico, la rassegna da milanese è diventata globale. Sono state circa 200mila le persone che si sono collegate per seguire gli oltre 500 appuntamenti. Appuntamenti che noi di Sky Tg24 abbiamo seguito da vicino con uno speciale sul nostro sito internet. Ecco allora le cinque cose più interessanti che abbiamo visto durante la manifestazione. Partiamo dalla fine, a chiudere la week è stato un concerto in streaming, diverso da quelli che siamo stati abituati a vedere in questo periodo. Venerus si è esibito in un Museo della scienza e della tecnologia vuoto e per un pubblico di circa mille persone disposto a pagare un prezzo simbolico per un evento in streaming. Il comune di Milano ha annunciato l'arrivo dell'applicazione che permette di richiedere certificati, pagare le multe, gestire l'iscrizione a scuola, insomma, semplifica la vita dei cittadini. Ora più che mai c'è bisogno di snellire la burocrazia con una dieta digitale. Centinaia di giovani si sono dati da fare, in otto "Hackathon" cioè otto maratone digitali in innovazione dedicate a otto obiettivi di sviluppo sostenibile delle nazioni unite. Per non perdere di vista lo sviluppo sociale, economico e ambientale del nostro pianeta. Dalla democrazia al design, dal futuro della didattica alle ineguaglianze sociali e digitali. Le lectio magistralis hanno offerto spunti di riflessione sulle trasformazioni nella nostra società. Tra gli appuntamenti più godibili di questa edizione online i lavori che arriveranno e quelli che verranno spazzati via. La Digital week ha messo il tema al centro di questa edizione tra live talk e webinar, cercano di capire quali saranno le nuove economie e le nuove competenze. Inutile far finta di niente, gli appuntamenti fisici e le folle degli anni passati ci sono mancati. Una tavola rotonda su Zoom e una diretta Facebook risolvono il problema di quale evento scegliere, magari in due parti lontane della città, ma non restituiscono le emozioni dell'incontro dal vivo. L'edizione on line, però, ha saputo raccogliere la sfida lanciata dal distanziamento sociale e lascia ben sperare per il futuro, qualunque esso sia.