No a omofobia, a Roma case rifugio e centri antiviolenza

17 mag 2022
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150% di denuncia di violenza in più rispetto al periodo della pandemia. Un numero che rappresenta solo la punta dell'iceberg, di una sofferenza sommersa a cui le istituzioni fanno fatica a dare una risposta. Per questo motivo il Comune di Roma ha istituito l'ufficio diritti LGBT +, nato proprio per dare un sostegno istituzionale in quel vuoto legislativo seguito dall'affossamento del ddl Zan, ponendosi come modello per il paese, grazie anche all'apertura della prima casa rifugio dedicata. Avere case rifugio, avere degli spazi dove poter in qualche modo non sentirsi sole, io credo che sia un qualcosa che l'amministrazione è dovuta a fare. Un primo passo questo, con la giunta capitolina pronta, dunque, allo stanziamento di fondi per l'apertura di altre case rifugio e centri antiviolenza. Un fenomeno molto allarmante perché all'interno della, della famiglia. Quindi, questo ci deve far capire che abbiamo bisogno di luoghi sicuri di accoglienza, per questi, per queste ragazze, per questi ragazzi. Una violenza contro la comunità LGBT + che per ben il 42% avviene in famiglia con vittime che faticano a denunciare, ma alle quali è soprattutto l'associazionismo a fornire risposte concrete. Noi rispondiamo con i servizi, con la gay help line 800 713 713 di cui abbiamo presentato i dati perché è l'unico strumento effettivamente per aiutare le persone in un paese che non si vuole, a quanto pare, dotare di leggi specifiche che riconoscano un fenomeno d'odio e possano offrire delle risposte concrete. I dati allarmanti parlano di una società che discrimina non solo in famiglia ma anche a scuola, sul luogo di lavoro e nei luoghi pubblici. Con vittime lasciate spesso senza giustizia ma che vengono invitate sempre a denunciare. A chi sta subendo violenza, voglio dire di avere il coraggio di denunciare, di non avere paura, di provare a trovare nel proprio territorio una rete di supporto perché in qualche modo c'è, bisogna trovarla, bisogna avere la forza di parlare venire alla luce perché se ci si ama profondamente non si può che essere se stessi.

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