Questo team di studenti sta mettendo a punto un prototipo di drone sottomarino a basso costo. Questo invece è un micro satellite con telecamera resa ad alta definizione da un algoritmo. Poi ci sono gli occhiali per la realtà mista, che consentono di immaginare i dati in 3D, e la realtà virtuale per la gestione delle emergenze. Sono solo alcuni dei progetti che con Politecnico Aperto fungono da vetrina alla terza edizione di Biennale Tecnologia. Tre giorni di incontri, 130 dal vivo, tutti ad ingresso gratuito, oltre 300 ospiti provenienti da tutto il mondo, laboratori, dibattiti, spettacoli e mostre. Un evento organizzato dal Politecnico di Torino con i suoi 37 mila studenti. "Tecnologia è umanita" il motto di Biennale ma la parola chiave di questa edizione è "Principi". "Principi vuol dire anche l'inizio di una nuova era. Dobbiamo costruire una nuova umanità, un nuovo equilibrio sociale, conseguire qualcosa che sia diverso da quello che dobbiamo lasciarci alle spalle. Abbiamo avuto batoste una dietro l'altra, se posso essere esplicito, prima la crisi del 2008, poi il Covid, adesso la crisi geopolitica, dobbiamo rifondare un nuovo modo per uno sviluppo sostenibile e inclusivo per il futuro, questo è quello che ci chiede la comunità europea con il Next Generation Eu, che è diventato PNRR, e per questo siamo pronti a fare la nostra parte". E in un momento storico in cui l'energia ricopre un ruolo di fondamentale importanza, è proprio attraverso la tecnologia che si possono trovare soluzioni efficaci anche attraverso il nucleare di quarta generazione. "Un nucleare ancora più sicuro delle centrali attualmente in funzione. Più economico, più facile da costruire e soprattutto che possa essere utilizzato anche per cogenerare idrogeno, teleriscaldare, produrre biocombustibili, oltre ovviamente a poter ridurre la produzione di rifiuti radioattivi. Addirittura con i reattori di quarta generazione la possibilità di bruciare questi rifiuti radioattivi".