Si fa un po' fatica a parlare del personaggio perché l'ho sempre vista un po' come un musicista che deve parlare della musica che suona. É la prima volta che faccio il protagonista di una serie; è un altro lavoro proprio fare il protagonista ho scoperto un po'. Al protagonista, leggendolo, mi ci sono subito affezionato perché poi ha delle corde che possono essere anche un po' mie. Essendo io nato in periferia a Roma, ho visto una potenzialità nel personaggio positiva. Un personaggio che potevo giocare bene tra virgolette. Christian è un personaggio piuttosto folcloristico. Dire, uno degli ultimi non è corretto. Ma è sicuramente un personaggio che sta al confine. Lui lavora come picchiatore. In questa famiglia criminale non ha particolari velleità non è una persona che ha voglia di diventare potente, di comandare, di essere famoso, di essere qualcuno. É una persona normale in quel contesto che è stato educato ed è cresciuta in un contesto criminale. Quel giorno succede che ho dei dolori alle mani e quindi lui che usa le mani per vivere, gli vengono queste stigmate. All'inizio non lo sa, gli vengono questi dolori alle mani; quindi il fatto che questo dono tra virgolette capiti ad uno degli ultimi, la cosa è interessante un po' pasoliniana, non lo so. Questa cosa cristica che arriva ad uno che neanche è consapevole. Christian, infatti, si troverà nell'arco della sua storia, ad iniziare a fare miracoli; giorno dopo giorno, miracolo dopo miracolo, va a perdere un po' quello che era il suo essere uno qualunque e diventare una persona molto speciale.