Sicuramente c'è stato un lavoro diverso rispetto alla prima stagione, sono maturata anch'io come persona quindi l'approccio è stato completamente diverso, ho scoperto delle cose nuove di Ilia, nuovi atteggiamenti, nuovi modi di affrontare anche gli altri personaggi. Alla fine della prima stagione scopriamo che Ilia non ha ucciso suo padre, all'inizio della seconda stagione noi di lui non sappiamo più nulla, non sappiamo assolutamente che fine abbia fatto ma sappiamo che occupa i pensieri di Ilia. "Tu sai chi sono vero?" Il padre è veramente un'ossessione per Ilia, è un personaggio giusto quindi, non uccidendo il padre nella prima stagione comunque porto questo peso addosso. "Nel tuo cuore c'è qualcosa che non riesco a vedere chiaramente, una verità che nascondi e che ti sta uccidendo". Ilia è in un periodo di rimozione totale, ha rimosso il lutto, ha rimosso il dolore e vive in una specie di stasi psicologica. Da questa stasi cerca di riprendersi appoggiandosi alla persona che le è più vicina in questa nuova stagione che è Yemos. Sono due che hanno perso tutto, hanno perso la famiglia, hanno perso i legami di sangue, tra loro due c'è un po' un fil rouge che li lega, un po' in maniera indissolubile e su questo gli sceneggiatori hanno creato un bellissimo rapporto tra i due che si sviluppa nell'arco della seconda stagione, in maniera molto vera, molto umana. Il problema è che il dolore tornerà in una forma molto sorprendente e Ilia dovrà fare i conti con i suoi fantasmi. "Dentro ormai non ho più niente, non ho più lacrime da versare, ormai sono fatta di ferro come una lama. Quest'anno mi ha colpito tutto, devo dire, perché c'è stato proprio un cambio anche di costumi, capelli, trucco e il set. Ci sono molti più combattimenti, molte più battaglie quindi la costanza fisica deve essere molto più presente e io mi diverto.