Domenica a Imola faccio la mia trecentesisma presenza in maglia bianconera, quindi è motivo di grande orgoglio personale per me, è una soddisfazione veramente indescrivibile e sono fiero di aver indossato per 300 volte la maglia del Cavalluccio. È il mio primo giorno in bianconero, sono arrivato a Cesena in Stazione con il treno da casa mia, da Milano, ad aspettarmi alla stazione di Cesena c'era Gianluca Campana che con il suo scooter mi portò allo Stadio Dino Manuzzi di Cesena. Sono orgogliosissimo di confermare questa notizia, tenendo conto del fatto che in quel periodo Eravamo molto nelle società numericamente, eccetera, quindi mi adoperavo a dare una mano in tutti i contesti che c'erano fondamentalmente e quindi in quel caso lì ho contribuito e non è il primo caso, però mi fa piacere che Peppe se lo ricordi. Ad accogliermi allo Stadio c'era Edmeo Lugaresi che mi chiese chi ero e se facevo parte del settore giovanile o della prima squadra, lì mi misi un po' a ridere perché forse non glielo avevano ancora detto. Hai visto il capello nuovo di Conte? Per quanto riguarda il taglio e l'acconciatura è uno che ci tiene molto, quindi in continuazione gli ho cambiato il look in base un po' anche all'età. Per me è un onore poter condividere questo traguardo con te domenica e mi auguro che tu possa arrivare almeno a 350 nei prossimi anni. Ma la caratteristica di De feudis credo sia questa: non fa le cose eclatanti, è la costanza, l'esserci sempre, il mettere sempre insieme quantità e qualità che fa la differenza, cioè sono più i suoi silenzi e il suo non essere in prima linea a fare gesti eclatanti che secondo me lo rende unico. Un capitano, c'è solo un capitano un capitano, c'è solo un capitano. Un capitano, c'è solo un capitano, un capitano, c'è solo un capitano.