Amici di Sky Sport e di Sky Sport Moto GP del Canale 208, questo 31 di marzo del 2020 parleremo di un pilota che è stato un mito, un fenomeno, un'ispirazione, un'icona anche per molti dei piloti che correvano allora e che hanno cominciato a correre poi, che erano giovani, che erano suoi tifosi, parliamo di Kevin Schwantz. Quando i piloti erano così seri, così buoni, anche gli inviti per le presentazioni delle squadre era infatti in un modo un più ricercato. Per esempio questa è la presentazione del campione del mondo, 1993, agli Champs-Élysées per la nuova stagione 1994. Insieme c'era una scatoletta con una bottiglia di champagne, non facciamo vedere la marca, ma facciamo vedere la faccia di Kevin felice sull'etichetta, quindi un'edizione particolarissima che io non berrò mai. Che dirvi di più? Avete una giornata intera delle imprese di Kevin Schwantz, delle sue esagerazioni anche, perché aveva una moto un po' meno veloce di quella dei suoi avversari, quindi spesso era costretto, dalla sua natura, naturalmente, a prendersi dei rischi pazzeschi, quindi, è diventato un fenomeno assoluto nelle staccate, forse la più bella della storia l'ha fatta a Hockenheim contro Wayne Rainey, è stato pilota magico che ha smesso perché si era rotto troppe volte il polso destro, non ce la faceva più a tenere la moto e l'annuncio l'ha fatto al Mugello, piangendo, quindi, c'è stato una standing ovation di un quarto d'ora da parte di noi giornalisti, ma saremmo lì ancora adesso se fosse servito a tenerlo in pista. Godetevelo, ciao!.