Beli a Sky: "Kobe era il mio idolo, pensavo fosse eterno"

04 feb 2020
Dettagli

Marco Belinelli per Sky sport qui a Los Angeles nel segno di Kobe Bryant. Raccontami un po', sei arrivato domenica e sei andato subito a vedere davanti allo Staples cosa c'era. “Sì, noi siamo arrivati domenica e un paio di ore sono subito a vedere, ovviamente, il murale, comunque lì allo Staples tutto quello che c'era per Kobe, fiori, scritte, firme, dediche, quindi ovviamente è stata una giornata molto emozionante e quindi penso che domani sarà ancora di più, perché domani abbiamo la partita contro i lakers quindi sarà sicuramente da un punto di vista emotivo molto devastante”. Mi dici cosa significava Kobe per te? “Kobe per me era tutto, è stata una tragedia, io sicuramente ho avuto la fortuna di conoscerlo, di parlarci, abbiamo fatto delle cose con Nike quindi ovviamente sai, per me era un idolo, un eroe e pensavo fosse indistruttibile invece è successa questa tragedia ha portato via a tutti noi Kobe, sua figlia e altre persone, quindi è una cosa veramente terribile”. Mi dici il tuo primo ricordo di Kobe e il tuo più bel ricordo di Kobe. “Beh Kobe mi ricordo ovviamente la prima partita che ci ho giocato contro, che ero veramente nervoso. Ricordo le prime parole quando mi salutò, quindi già per me ricevere comunque un saluto minimo, nel senso ciao Marco come va in italiano, è indimenticabile, mi diede la maglia dopo la partita, da ragazzo giovane di 19 – 20 anni gliela chiesi, proprio Kobe mi puoi dare la maglia? E lui gentilissimo mi rispose sì, sì, non ci sono problemi, quindi dopo la partita mi diede la maglietta e l'ho ancora appesa in casa e sicuramente ci sarà per tutta la mia vita. Ci sono tanti bei ricordi, perché ho avuto comunque la possibilità di fare, come dicevo prima, un evento con Nike e quindi ho avuto la possibilità di mangiarci a cena, di parlarci, ricordi belli comunque anche quelli nei play-off, i miei primi play-off con il New Orleans contro Kobe, essere marcato da lui, sicuramente lascerà per me, come a tantissime altre persone, a tutto il mondo un grandissimo vuoto”. Tu sei uno dei ragazzi della generazione Kobe, cresciuti adorando Kobe e provare a imitare Kobe. Cosa ti lascia a livello tecnico? Quale è per te il suo lascito? “Beh sicuramente la mentalità, tecnicamente era secondo me un giocatore incredibile, il giocatore più forte. Mi ricordo da piccolo che cercavo di imitarlo cadendo all'indietro o le scarpe, o magari non so, mettendomi il polsino qua, tantissime cose, quindi è normale, era il mio idolo, il mio eroe. L'etica di lavoro, sicuramente quella è una cosa che non tutti hanno, era un vincente, lavorava tantissimo, sicuramente mancherà tanto.”.

Guarda Altri
NBA, che show il 1° turno di playoff
00:00:49 min
21 video
ABC, l'alfabeto della NBA
NBA, Brunson protagonista nel 1° turno playoff
00:01:01 min
NBA Playoff Highlights: Denver-Minnesota gara-2 80-106
00:02:24 min
NBA Playoff Highlights: la partita della notte (7 maggio)
00:01:03 min
NBA, Edwards e il fadeaway immarcabile in gara-2 a Denver
00:00:49 min
NBA, le finte di Edwards mandano per terra Reggie Jackson
00:00:32 min