Krystina Tsimanouskaya, bielorussa, ventiquattrenne,velocista nell’atletica (11,47 nella batteria dei 100 metri), all’Olimpiade di Tokyo ha espresso qualche giudizio negativo nei confronti degli allenatori e dei dirigenti. Per questo motivo le autorità bielorusse hanno chiesto il rimpatrio. All’aeroporto però la ragazza si è messa nelle mani dell’autorità giapponese, spiegando che stava per essere rimandata a casa a forza, contro la sua volontà. Protetta e bloccata a Tokyo ha poi ricevuto un”humanitarian visa”, un visto tipo asilo politico, dalla Polonia, attraverso la sua sede diplomatica.