I decessi per il coronavirus superano il tetto dei 160 mila morti nel mondo. Un numero che fa sempre più paura, soprattutto a fronte degli oltre due milioni di casi confermati. La pandemia avanza in America Latina con 1000 morti in Ecuador, dove però non è stato possibile realizzare a tutte le vittime il test che conferma la presenza del virus. In Europa i morti sono ormai oltre 100 mila, i due terzi delle vittime in tutto il mondo. La Spagna ha registrato 410 decessi delle ultime 24 ore. Un bilancio che porta il totale a 20453, mentre l'aumento giornaliero scende sotto la quota di 500 per la prima volta dal 24 marzo scorso. Il Portogallo supera le 20 mila vittime. in Francia, a Parigi, sono state scoperte tracce minime di covid-19 nella rete idrica non potabile, utilizzate in particolare per lavare le strade. Il comune ha sospeso l'erogazione. Nessuna traccia nell'acqua potabile. In Africa salgono i casi: anche in Libia 49 quelli confermati finora. 37 i morti in Tunisia con due nuovi contagi e 3500 persone in quarantena. Moschee e santuari chiusi in Iran, dove è stato esteso per la seconda volta il permesso di libertà ai detenuti fuori dalle carceri fino al 20 maggio. Intanto la Cina si difende dalle accuse sull'origine del covid-19 nei laboratori di Wuhan: "non è possibile che il virus si è originato da noi", ha detto il direttore dell'Istituto di Virologia della città dove iniziata l'epidemia Yuan Zhiming. In un'intervista alla televisione di Stato sottolinea il fatto che nessun dipendente dell'istituto in questione è rimasto contagiato e parla di tesi basate su speculazioni, ribadendo l'assenza di prove che possono dire che il virus sia artificiale o sintetico. Circostanza messa in dubbio dall'Australia, che ha chiesto un'indagine internazionale sull'origine e la diffusione del virus.