Uno scontro tra due gruppi di giovanissimi, entrambi armati, provenienti da due quartieri diversi, Sanità e Mercato, circa 15 ragazzi si sono affrontati a colpi d'arma da fuoco dai motorini brandendo almeno quattro pistole in pieno centro a Napoli la notte tra mercoledì e giovedì. Una pioggia di proiettili, uno ha colpito alle spalle e ucciso la vittima, un ragazzino di 15 anni che era lì con il gruppo del rione Sanità. Una scena del crimine di almeno 200 metri, solo in parte inquadrata dalle telecamere di videosorveglianza. Al momento sono indagati, per possesso di armi, due minorenni di 15 e 17 anni. Avrebbero fatto delle parziali ammissioni, parlando però di essersi difesi da un'incursione armata del gruppo della Sanità. Si lavora per individuare i componenti delle tue gang e per definire la dinamica. Gli esiti dell'autopsia sulla vittima offriranno nuovi elementi da incrociare ai dati balistici e alle dichiarazioni. L'inchiesta, delicata e complessa, è coordinata da due procure: minori e procura ordinaria, e affidata alla squadra mobile diretta da Giovanni Leuci. Sullo sfondo il timore di nuove incursioni armate da parte di una delle due fazioni. Poco più di un anno fa l'indagato, oggi 15enne, partecipò a una violenta rapina con aggressione, insieme ad altri giovanissimi, ai danni di un migrante del Bangladesh che fu accoltellato. Non aveva ancora raggiunto l'età imputabile e quindi non fu fermato. Dalle armi bianche alle armi da fuoco, tra le mani dei giovani, è emergenza. L'ultimo episodio riguarda due ragazzini di soli 13 e 14 anni, perquisiti dai Carabinieri a Pollena Trocchia, in provincia di Napoli, con loro avevano un coltello di 22 centimetri e una mannaia di 27 centimetri. "Ci dobbiamo difendere, non si sa mai", questa la loro risposta.