Traghetti e navi quarantena salpano da Lampedusa, portando via i migranti e i profughi salvati in mare, approdati la scorsa settimana. Cominciano ad atterrare pieni, gli aerei, in una stagione estiva che in altri tempi sarebbe già iniziata, ma che anche qui come altrove, è slittata per l'emergenza Covid. I primi turisti cominciano già ad arrivare, anche se in realtà, si tratta soprattutto di proprietari di una seconda casa a Lampedusa e come vedete, sulla Spiaggia della Guitgia qualcuno azzarda già un primo bagno, nelle acque turchesi ma ancora freddine. Gli stabilimenti balneari si preparano a riaprire "Io penso che ci sarà il boom quest'anno. Se gli italiani sono intelligenti non se ne vanno nè in Grecia, nè in Spagna, perché tu a un'ora e mezzo di aereo, non trovi un mare come questo". Grazie ad un'accelerazione nella campagna vaccinale, l'isola sarà presto Covid free. "Per noi il turismo, in particolare, rappresenta una risorsa fondamentale della nostra esistenza. Abbiamo un'isola che è fantastica, con un mare caraibico. Questo ci dà la forza di poter sperare che anche quest'anno, come è sempre stato, verranno tanti turisti a trascorrere le loro vacanze a Lampedusa". In perenne equilibrio, tra la vocazione turistica e la condizione di terra di frontiera e di approdo, gli isolani chiedono che non si usino a sproposito parole come emergenza o invasione. "Lampedusa non è invasa dai migranti, da Lampedusa vengono trasferiti i migranti su quest'isola, portati immediatamente o nelle navi quarantena, o direttamente in Sicilia. Per cui non parliamo di emergenza a Lampedusa. Se emergenza c'è, è emergenza migratoria. Se emergenza c'è, è un'emergenza che riguarda tutta l'Europa".