Nelle scuole di periferia molte aule sono vuote in questa prima settimana di rientro in presenza previsto dopo le vacanze di Natale per le elementari e la prima media. I genitori hanno preferito tenere i figli a casa. Ci sono nonni, persone fragili, e a scuola c'è personale che ha famiglia. Il diritto allo studio è la cosa più importante, così come il diritto alla salute che è il primo diritto per ogni essere umano. Da domenica, Palermo è zona rossa ma l'aver riaperto le scuole chiuse, quando era solo una circostanza, ai genitori fa paura. Ci sentiamo dire, la Sicilia è la prima regione per l'alto numero dei contagi, di botto zona rossa. Poi ci dicono, se tra 15 giorni contagi non diminuiscono li mettiamo in DAD. Perché tra 15 giorni? Mio figlio deve venire a scuola, contento e non con la paura che domani possa arrivare una telefonata a casa, il compagno si è preso il Covid e la classe è in quarantena. Nei sei plessi della Monte Grappa Sanzio su 1100 alunni l'ultimo screening effettuato il 23 novembre rivelò soltanto un positivo, poi al rientro dalle vacanze il contagio nel quartiere è dilagato. In quasi tutti i condomini, in quasi tutte le famiglie c'è un positivo. Ad oggi abbiamo 14 alunni positivi a casa che non hanno avuto contatti, quindi la ripresa il giorno 18 poteva comportare altri alunni in quarantena. A poco a poco, dallo zero assoluto del giorno 18, oggi siamo al 50%. La volontà di tutti è il rientro a scuola, ma vogliono anche essere più sicuri.