A 19 anni di distanza tra indagini e tentativi di depistaggio, oggi è stato messo un punto fermo alla storia di Serena Mollicone, la 18enne uccisa il 1° giugno del 2001 ad Arce. Il Gup di Cassino Domenico Di Croce ha disposto il rinvio a giudizio chiesto dalla Procura per cinque imputati. Saranno processati l'ex Comandante della Stazione dei Carabinieri di Arce, Franco Mottola, la moglie Anna e il figlio Marco, tutti accusati di omicidio volontario e occultamento di cadavere, oltre a due Carabinieri, Vincenzo Quatrale, che deve rispondere sia di concorso morale nell'omicidio di Serena sia dell'istigazione al suicidio del brigadiere Santino Tuzi, morto nel 2008 in circostanze sospette, dopo aver dichiarato ai PM di aver visto entrare la ragazza in Caserma quel primo giugno. Infine c'è Francesco Suprano, l'Appuntato accusato di favoreggiamento. Serena, come ricostruito dalla Procura, sarebbe stato uccisa dentro la Stazione dei Carabinieri, dove pare fosse andata per cercare un chiarimento con Marco, Mottola. Ne sarebbe invece nata una lite, una spinta e Serena avrebbe battuto la testa su una porta. E nel processo che verrà l'Arma dei Carabinieri sarà parte civile. Non ci sarà invece Guglielmo Mollicone, il papà di Serena, che tanto ha lottato perché si arrivasse ad un giudizio. Prima udienza il 15 gennaio prossimo.