"Dovete continuare come continuerò io, ad essere forti, determinati nell'andare avanti, questa azienda è la sua creatura, tutti i dipendenti sono come dei figli per lui e ha lasciato in eredità a tutti voi sicuramente qualcosa di straordinario, che sono sicura che porterete avanti nel migliore dei modi." Le parole della moglie Nicoletta e quelle dei figli, il ricordo di un marito e di un padre, la sua passione per il lavoro, ma soprattutto per i suoi operai. "Durante la mia ultima visita in ospedale, lui era molto nervoso, ma quando stavo per andare mi ha chiesto dove andavo, io gli ho detto che andavo ad Agordo per vedere la fabbrica. Nel sentire questo il suo viso si è illuminato e con un sorriso bellissimo mi ha detto la fabbrica è così bella adesso." Oltre 5000 persone al funerale di Leonardo Del Vecchio dentro al palazzetto di Agordo e fuori davanti al maxischermo stretti ai familiari, gli amici, i rappresentanti delle istituzioni, del mondo dell'Industria e della finanza, e tanti dipendenti, i volti commossi la riconoscenza di una comunità 8000 i posti di lavoro creati tra queste montagne bellunesi. Qui, ad Agordo, a 26 anni nel 1961 è iniziata l'avventura imprenditoriale di Del Vecchio nel settore degli occhiali fonda Luxottica, un capannone 14 operai tra loro c'era lei "Sono andata a chiedere, se mi prendeva a lavorare, eravamo in due ragazze, mi ha detto sì. avevo diciotto anni." Negli anni Luxottica diventa un impero con oltre 180 mila dipendenti nel mondo, che oggi dicono grazie presidente "Sono otto anni che sono in Luxottica non è tantissimo, ma la mia famiglia grazie a lui vive da anni." "Si è occupato anche della nostra vita privata col Welfare, c'era un senso proprio di appartenenza alla fabbrica, quando arrivava si sapeva e ci si sentiva parte, proprio di una grande famiglia.".