Un materasso e qualche cartone come ricovero, una coperta per ripararsi dal gelo: a ridosso dei binari della stazione di Bologna, uno spazio ricavato da chi vive in strada. Dal 1993, sotto le Due Torri, opera, a sostegno delle persone senza fissa dimora, l’associazione Piazza Grande, che gestisce questo Health Center, un centro di aiuto posizionato all’interno dell’area ferroviaria. “L’Health Center è aperto da un paio d’anni. Aumentano i giovani, aumentano gli stranieri. Al momento ci sono circa duecento persone accolte e aumenteranno ancora di circa una cinquantina di posti nelle strutture di accoglienza. Arriveremo intorno ai 270. Gli operatori sono tanti, tanti servizi. Oltre infatti all’Health Center, ci sono le unità di strada, il servizio mobile, città invisibili, che escono, vanno proprio in strada a cercare le persone che fanno più resistenza. In queste notti, infatti, hanno lavorato molto, proprio per evitare che le persone che restano fuori subissero pesanti ripercussioni per il freddo. Stiamo cercando di raccogliere coperte per le persone che appunto restano in strada, perché preferiscono non accedere alle strutture di accoglienza. Inoltre, chiediamo ai cittadini, come ha già chiesto anche l’assessore Rizzo Nervo, di segnalare, se si vedono, persone in situazioni di difficoltà in strada, tramite pagine Facebook o telefoni, perché così sappiamo eventualmente dove andare a cercare”. Don Giovanni Nicolini, ex direttore della Caritas diocesana, a Bologna è da sempre il sacerdote dei poveri, e la sua parrocchia è un punto di riferimento per tante persone in difficoltà. “Chi suona il campanello? In maggioranza bisogna dire che sono italiani. La gente viene a chiedere da mangiare. Dobbiamo tenere delle scorte, insomma, per aiutare la povera gente”.