"Questi sono i suoi asini che si sono salvati, sono sopravvissuti." "Sì, si sono salvati dall'attacco dei lupi, frequenti sul nostro territorio." "Che cosa succede?" "Succede che ci si ritrova al mattino con dei resti, ormai resti di questi animali nel pascolo che fanno veramente venire i brividi." Il lupo ripreso con il telefonino a pochi metri dalla porta di casa. Scene come questa sono sempre più frequenti. "No perché qua si sta tranquilli con sti lupi qua, questo è il quinto." Lupi solitari o in branco. Sono aumentati gli avvistamenti e gli attacchi in Appennino. Stefano Bertorelli a Borgo Val di Taro in provincia di Parma cerca di proteggere come può il suo allevamento. "Inizialmente c'erano piccoli branchi di due, tre lupi. Ultimamente sono stati visti branchi di 12 e anche 15 lupi. Oltre che un danno è uno scoraggiamento perché con questo ritmo non si sa fin dove si potrà arrivare." Il lupo prima attaccava solo le pecore, racconta. Adesso anche asini e bovini rischiano di essere decimati. "Saremo costretti a ridurre o abbandonare la nostra realtà, la nostra situazione, la nostra professione." Il lupo è tornato da una decina d'anni a ripopolare queste montagne ma ora alla ricerca di cibo è arrivato anche in pianura. Nel video il predatore di notte è sulla strada del paese, un pericolo per gli animali domestici, potenzialmente anche per l'uomo. La denuncia della Coldiretti che chiede con urgenza un intervento delle istituzioni. "Stiamo parlando di decine di capi aggrediti e quindi uccisi nell'arco di un anno di aziende relativamente piccole di 40, 50 capi, quindi è un quinto, un sesto della loro produzione. Stai facendo chiudere le nostre aziende.".