Allerta virus, l'Università Bocconi non si ferma

02 mar 2020
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Il voto dei corridoi, in silenzio inusuale attorno alla statua di Ferdinando Bocconi, fondatore della prestigiosa Università ed icona del Self-made man, è solo apparenza. L'Ateneo è chiuso, secondo le disposizioni ministeriali, per il Coronavirus, ma i 14.884 studenti sono operativi nel mondo virtuale, gli insegnanti a loro disposizione. Tutto l'onere dell'imposta è interamente scaricato sulle imprese, fa un po' impressione, però, devo dire che è anche un bel momento di sfida, per noi che siamo abituati a fare lezione davanti ad un sacco di studenti, che ci troviamo, improvvisamente, di fronte ad uno schermo. le mie giornate, sostanzialmente, sono cambiate, nel senso che non esco più, non vado più all'Università, però lo studio è uguale, cioè la mia giornata di studio non è variata, mi alzo semplicemente e posso decidere io quando studiare, che è anche una cosa positiva. Facciamo lezione con il supporto delle slide o degli appunti, questo dipende un po' dal tipo di corso, e aiutiamo a comprendere quello che c'è scritto. Contemporaneamente c'è una chat attiva, per cui l'interazione con gli studenti avviene attraverso la chat. Prendo l'iPad, guardo le elezioni caricate, ascolto gli audio, piuttosto che guardare i video dei professori e mi tengo al passo con le elezioni com'è sempre stato. Dietro la tastiera, come ben sappiamo, c'era possibilità, anche per chi di solito non interviene, di fare domande, intervenire, chiedere. Per i bocconiani è un esperimento importante: i docenti studiano dati e comportamenti, gli studenti si preparano al mondo delle Conference Call, già quotidianità nella vita delle aziende multinazionali. Il primo programma in realtà è stato proprio il Master in Musiness Administration che è andato online e via via poi tutte le altre lezioni del sistema universitario seguendo il calendario che era già predefinito. Mi sembra sia ora di tornare alla normalità anche perché, soprattutto in una città come Milano è più evidente la sofferenza anche delle persone, cioè Milano è sempre una città molto viva, molto piena, molto attiva ed è questo il bello che attira anche molte persone. La vita continua, deve continuare normalmente, faremo tesoro di tutto quello che anche quest'esperienza ci sta dando, ma deve continuare.

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