Dalla frazione di Botteghino di Zocca nel comune di Pianoro sui colli bolognesi, il racconto più drammatico di questa ultima alluvione. A perdere la vita un ragazzo di 20 anni in macchina insieme al fratello che probabilmente a nuoto ha raggiunto il bar del paese. "È stato drammatico, Andrea è arrivato ed era disperato perché lui era riuscito ad uscire dall'auto, mentre non era riuscito a salvare suo fratello. C'erano tante persone ma da qui non ci si poteva muovere perché era un fiume potentissimo e quindi alla richiesta di aiuto disperato tu non puoi fare nulla. Ci siamo sentiti morire, morire due volte". L'auto di Simone Farinelli è stata travolta dall'acqua del Torrente Zena che ha raggiunto in questo punto il metro e mezzo. Piani terra allagati e fango sulle strade dissestate, un anziano che ha bisogno di cure viene portato via con l'ambulanza. "Ha colpito l'intero territorio comunale di Pianoro ma la Val di Zena, ancora una volta, per la terza volta è la valle più colpita da questi eventi alluvionali. Quindi siamo stati anche stanotte fino alle 5:00 lì, insomma, a prestare soccorso, a coordinare un po' i soccorsi e gli interventi". "Abbiamo cercato in ogni modo di arginare l'arrivo del fiume, per quanto potevamo con le nostre forze, però questo è". "Non abbiamo più parole, non abbiamo più acqua, non abbiamo più niente". A Bologna, sottopassi che sembrano laghi nella zona ovest della città. I Vigili del Fuoco si assicurano che nelle auto sommerse non vi siano persone da salvare. "C'è qualcosa che non va bene alla base secondo me. Cioè, non è il fatto comunque dell'evento straordinario di tanta pioggia. C'è qualcosa di più". "Ha piovuto tanto comunque la preoccupazione c'è e non è la prima volta che succedono queste cose". Oltre 600 gli interventi, 15mila le utenze rimaste al buio, migliaia gli evacuati, coinvolta tutta la Città Metropolitana e le reti urbane ma in sofferenza sono andate anche le province di Reggio Emilia: Ravenna, Modena e Parma. Una slavina d'acqua l'ha definita la presidente dell'Emilia Romagna Priolo. Indispensabile una ennesima richiesta di Stato di emergenza. "Eventi di questa portata, dal punto di vista climatico, sono sconvolgenti. Abbiamo bisogno che rispetto ad eventi così importanti si agisca in maniera robusta. Oggettivamente, lo diciamo da un po' di tempo, o si mette mano davvero ad un piano straordinario o è difficile. Sono eventi che con l'ordinaria manutenzione non si gestiscono. Troppa acqua e non ci sta fisicamente dentro".