Di sicuro per tutto il Centro Italia l'investimento edilizio potrebbe rivelarsi una leva potente, ma ad essere privilegiata dovrà essere la relazione e non la speculazione. Punta all'importanza dei rapporti umani monsignor Domenico Pompili, Vescovo di Rieti, che qui ha portato il saluto di Papa Francesco. Quattro anni dopo il terremoto, Amatrice è ormai poco più di una collina brulla con scarni i resti di un antico borgo che era classificato tra i più belli d'Italia. Vorrei sapere quando parte la ricostruzione. Zero più assoluto. Domandi a questo e dice "non è competenza mia", domandi a quell'altro "vada all'ufficio tecnico". Una messa per ricordare i 299 vittime del sisma che il 24 agosto 2016 ha colpito il Centro Italia, cancellando paesi interi. Dopo quattro anni, ben poco però è stato fatto. Il tempo sta logorando la fiducia degli sfollati. Io sono stata otto ore sotto le macerie, ho perso mio marito, ho perso le case. Abitavo sotto la Torre. Quindi le speranze sono zero che io possa rivedere una casa. Ci hanno aiutato tanto, però dentro di noi c'è cambiata la vita. Alla cerimonia, celebrata nel campo sportivo di Amatrice, erano presenti il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i sindaci e i presidenti dei comuni delle regioni colpite dal terremoto, il capo della Protezione Civile, il commissario straordinario per la ricostruzione. Questa volta dovete crederci, ci sono le condizioni affinché nei prossimi mesi ad un ritmo crescente, possiamo vedere aprire molti cantieri. Certo, per i centri storici distrutti è molto più complicato. Poche persone alla cerimonia come poche, erano state le veglie di preghiera organizzate la notte scorsa, forse un segno della disillusione sempre più diffusa anche tra chi, quattro anni fa, era qua in veste di soccorritore. Abbiamo fatto tanto, ma è rimasto tutto così. Non ci sono stati dei miglioramenti, niente.