Il pulmino che veniva utilizzato per le gite dei pazienti psichiatrici in tempo non covid continua a fare la spola dall'ospedale Niguarda, questo padiglione di via ippocrite a Milano, arrivano altri 3 pazienti ancora positivi al covid, hanno superato la fase acuta, ma non possono tornare a casa o andare in un covid hotel. Sono pazienti che hanno terminato la fase acuta che hanno ancora necessità di un monitoraggio terapeutico, sono sempre pazienti, naturalmente, covid positivi che non riescono ancora a rientrare al domicilio sia per ragioni cliniche che per ragioni di contesto famigliare. I posti letto sono 26 in tutto, 11 con gli occupati oggi che hanno bisogno di assistenza medica e infermieristica continuativa. Noi abbiamo la copertura garantita per 24 ore, turni del mattino, pomeriggio e notte, c'è un medico referente per la struttura, presenti struttura, ci sono 8 infermieri, 6 operatori socio sanitari, un'infermiera case manager e poi ci sono io che sono il coordinatore sanitario del reparto. Qui continuano le terapie, sono monitorati ma libera di fatto un posto in ospedale per un altro paziente in fase acuta. Allora nasce dalla necessità di proseguire un trattamento in una struttura, ma adeguata, quindi un trattamento farmacologico, anche diagnostico, ma liberando i posti letto per acuti perché i pazienti non sono più in una fase acuta.