La Puglia è pronta al test. Vito Montanaro, direttore del Dipartimento di Prevenzione della Regione ci aiuta a capire come funzionerà a partire da mercoledì l'app Immuni. Poniamo il caso che io sia risultato positivo, cosa succede? Di sicuro in questa situazione il medico di medicina generale o il medico del Dipartimento di Prevenzione territorialmente competente ne è al corrente. La prima domanda che viene somministrata al contagiato è: hai scaricato la app? Se si il contagiato deve premere il pulsantino di attivazione della funzionalità della app che immediatamente fa determinare la costituzione della rete informativa dei codici alfanumerici che la procedura propone. Codici che derivano dai contatti stretti o allargati che il contagiato ha tenuto nel corso dei giorni precedenti. La ricostruzione della mappa dei contatti, ovviamente, avverrà in forma anonima. Ovviamente ciascuno di noi se entra nella rete dei contatti nel momento in cui viene a sua volta contattato per il cosiddetto triage telefonico, evidentemente si manifesta e quello il momento nel quale la sua, come dire, il suo nome emerge, viene a galla. L'efficacia del sistema, da verificare in un'eventuale nuova fase di contagi, dipenderà dal numero di utenti che utilizzeranno l'applicazione. In Puglia si stima ne servono almeno centomila. Evidentemente più alto è il numero di coloro che scaricano l'applicazione più è alta la probabilità di successo della sperimentazione. Inevitabilmente, almeno in Puglia per fortuna, in questo momento il virus circola poco per cui il risultato degli effetti della funzionalità della procedura, probabilmente tarderanno ad ad arrivare, ma perché mancheranno, e si spera che continui così, mancheranno i contagi.