"Ha notato un cambiamento anche tra le ferite da arma da fuoco? Ci sarebbe un fenomeno che riguarda la modifica di armi acquistate legalmente che poi diventano armi a tutti gli effetti". "Proprio la settimana scorsa uno dei ragazzi è venuto con una ferita nella regione retro-auricolare con il proiettile trattenuto in regione sottocutanea. Un proiettile là uccide facilmente, non ci vuole niente, no? E siccome la dinamica raccontata era quella di una rapina non ci stava con la dinamica. Con i poliziotti abbiamo avuto la conferma che probabilmente quell'arma che ha lasciato partire quel proiettile era un'arma di quelle a gas modificata che consente di poi montare i proiettili con l'ogiva e quindi lasciano partire la punta terminale che è quella che uccide. Questo apre uno scenario devastante per noi ma anche per la società in cui viviamo e speriamo di esserci sbagliati, ecco, e che quindi quello sia stato solo un ragazzo estremamente fortunato". "Un'ultima cosa. Lei si sente di fare un appello ai ragazzi, lei che vede tanti giovani passare in situazioni sicuramente di emergenza ma comunque conosce il loro universo". "Io ho voluto fare da sempre il medico d'urgenza perché è una professione di aiuto per definizione, no? Noi vediamo in questa stanza tante persone che poi non ce la fanno, che vengono in arresto, che non riusciamo a tirare fuori nostro malgrado.. questo fa apprezzare ancora di più la vita come opportunità. Opportunità personale e opportunità nei confronti della comunità in cui si vive. Secondo me sono questi messaggi che vanno rafforzati a questi ragazzi. E probabilmente farli venire in pronto soccorso a vedere che cos'è una parte della vita in un determinato periodo di ciascuno di noi può essere utile. Noi siamo disponibili. Come sempre".