In merito a questo attacco hacker al Ced del Lazio sappiamo che si è trattato di un attacco di tipo ransomware, quindi un software malevolo con dei fini malevoli che richiede un riscatto alle vittime. I dati sensibili possono essere a rischio perché alcune tipologie di ransomware, quindi di queste bestioline, di questi virus digitali, sono anche in grado di esfiltrare quindi di rubare delle informazioni sensibili per rinforzare poi i motivi che devono convincere la vittima a pagare il riscatto, della serie o non paghi il riscatto oppure oltre a non ridarti possesso, utilizzo dei tuoi sistemi informatici pubblicherò anche tutti i dati che ti ho rubato. I tempi di ripristino del Centro Elaborazione Dati della regione Lazio potrebbero rimanere inservibili anche per qualche altro giorno, dipende ovviamente dal tipo di strutture che hanno costruito attorno al centro, per esempio un sistema di backup efficiente se non fosse disponibile può anche impiegare anche una settimana e poi dipende dal fatto se decidono per esempio di pagare o meno il riscatto, oppure di ripristinare quelle che sono le copie di riserva dei sistemi di backup. Ci si può difendere dai ransomware fondamentalmente in due modi, il primo è l'awareness quindi una serie di pratiche che portino all'educazione di tutti quanti i dipendenti che si trovano all'interno di istituzioni e aziende ma davvero tutti, nel senso che le vittime designate di solito non sono i tecnici ma chi non sa nulla di quei computer cui viene mandata un'email o un link trappola che poi avvia il contagio, avvia l'infezione di tipo digitale e poi ci sono degli strumenti, di solito abbastanza costosi, che consentono di individuare l'attacco mentre è in atto però a quel punto diciamo che qualche danno comunque viene apportato.