Tamponi e test sierologici eseguiti su tutti i residenti di un Palazzo occupato nella zona della Garbatella, a Roma, dopo che una famiglia di origine peruviana padre, madre e una bimba di 12 anni e un bimbo di 7 mesi è risultata positiva, al Covid-19. Tutti i componenti del nucleo familiare sono in ospedale. Nello stabile risiedono in totale una quarantina di famiglie, circa un centinaio di persone ed altre otto, trovate positive, sono state immediatamente trasferite. La ASL Roma 2 fa sapere che la situazione è monitorata e sotto controllo. Di certo preoccupano le condizioni igieniche del Palazzo occupato e quindi, i negativi che hanno bagno separato restano nello stabile, mentre quelli senza bagno o con il bagno in comune vengono trasferiti altrove. Il municipio sta anche organizzando la consegna della spesa nei prossimi 14 giorni di isolamento totale sotto il controllo delle forze dell'ordine. E resta altissima la tensione per il focolaio, originato sempre nella capitale, dalla casa di cura San Raffaele Pisana i numeri raggiunti sono consistenti, a ieri 99 positivi e 5 decessi. 16 nei nuovi casi sono emersi dal secondo tampone effettuato su operatori e pazienti dell'istituto di riabilitazione che al primo controllo erano risultati negativi. Insomma, strategia accurata. Non solo doppi tamponi, ma anche tracciamento dei contatti avuti dai pazienti risultati positivi di tutti i sanitari, dei familiari e di chiunque abbia messo piede nella struttura a partire dai primi di maggio. L'Asl sta richiamando pazienti per test drive-in. Si tratta di un focolaio sicuramente impegnativo che richiederà qualche migliaio di tamponi, si parla di circa 3200 esami da fare.