È la norma nazionale che ci impone di sottostare ad alcuni criteri e questa norma nazionale dice che, dal 2023, e gradualmente negli anni a venire quindi anche negli anni futuri, una percentuale, una quota di alcuni dei contributi che vengono date alle persone con disabilità dovranno essere dati sotto forma di servizio. Quindi noi ci dobbiamo attenere rispetto alla legge dello Stato. Si tratta di una riduzione di 150 euro dove 85 euro mensili da giugno fino a dicembre e parliamo di un totale di 595 euro, verranno restituiti a fronte di rendicontazione, a fronte della presentazione di fatture. Quindi, la persona mi deve attestare di aver usufruito di quel servizio e verrà rimborsato a fine anno. Quindi la riduzione, si, appunto, riduce, perdonate il gioco di parole, a 65 euro mensili: 65 euro però che non andranno persi andranno sempre alla stessa persona ma sotto forma di servizi. Le liste d'attesa non sono una certezza ma sono un'ipotesi che abbiamo comunque voluto prendere in considerazione per prepararci, per prepararci a scopo preventivo, a scopo proprio di responsabilità. Abbiamo inserito un meccanismo quindi in questa delibera che prende in considerazione alcuni criteri tra questi anche le fasce di età quindi giovani, adulti ed anziani nonché anche il reddito. Questo lo dico perché non sappiamo i flussi che avremo nel corso dell'anno, non sappiamo quante domande di disabilità gravissima potranno arrivare ma abbiamo responsabilmente ritenuto di doverci preparare anche a questa eventualità.























