Fino ad un mese fa nel pronto soccorso del Policlinico San Matteo, arrivavano quattro positivi ogni settimana. La situazione è cambiata. già da una decina di giorni, quando erano due ogni 24 ore. Ieri il picco, quando sono arrivati 18 malati Covid da ricoverare e di questi 18 non tutti sono rimasti qui, ma sono stati portati in altri ospedali. Erano tutti pazienti che necessitavano di supporto di ossigeno e che necessitavano di un ricovero ospedaliero. Oltre a questi, un certo numero che erano pauci sintomatici o potenzialmente dimissilibili a domicilio sono stati dimessi a domicilio con misure di quarantena che tutti noi conosciamo. L'ospedale si sta riorganizzando per affrontare questa nuova emergenza. Entriamo nel reparto di malattie infettive dove sono occupati tutti i posti letto. Quello che mi preoccupa è questo continuo trend in aumento, anche il fatto che in giro alle nostre porte i numeri sono veramente importanti. Basti guardare Francia, Spagna, Inghilterra e quindi è fondamentale che noi non arriviamo agli stessi numeri dei nostri vicini. È ovvio che un punto di assembramento sono i mezzi pubblici e quindi sicuramente sui mezzi pubblici bisogna fare molta attenzione. Percorriamo i corridoi della terapia intensiva del Policlinico, uno dei cinque hub di regione rimasto sempre aperto. Degli 11 posti a disposizione ora ne sono occupati sette. A fine marzo ce n'erano 70. Oggi l'età media è scesa, ci sono due pazienti di 40 anni e il più grande di 76. La malattia non è cambiata. Le forme e le modalità nella quale si manifesta sono le stesse, ma in questo momento siamo in una situazione epidemiologica completamente differente rispetto alla situazione di marzo e aprile, quindi riusciamo a ricoverare in terapia intensiva, anche pazienti meno gravi.