Nel nostro studio appena accettato su Nature Communications, si verifica l'efficacia della vaccinazione tra i 4 mila dipendenti del San Matteo, vaccinati tra il 27 di dicembre e la fine di febbraio. E in questo studio si documenta che l'efficacia vaccinale è molto elevata, in quanto solo meno dell'1%, lo 0,93% di vaccinati, è risultato poi successivamente positivo alla reinfezione. Adesso noi sappiamo che c'è la variante Delta che ha un origine indiana, addirittura è divisa in tre sottovarianti e sta comparendo la variante Mu, che è di origine boliviana, ma tutte queste varianti alla fine nascono come molto diverse, ma tendono a confluire su pattern evolutivi che un po' si assomigliano. Per il virus nella proteina Spike è importante avere certe mutazioni nella posizione 501, perchè rende la Spike più appiccicosa per le cellule, quindi più infettiva, oppure mutazioni nella posizione 484 della Spike, perché quelle mutazioni riducono un po' l'efficacia degli anticorpi. Tuttavia anche combinandoli insieme, queste due mutazioni, non riescono a superare la barriera immunologica, generata dalla vaccinazione.