Sono iniziate le operazioni di recupero della carcassa della balena che dal 15 novembre scorso è spiaggiata in Sardegna. Sono passati quasi due mesi da quando il cetaceo si è arenato sulla battigia di Platamona, nel Comune di Sorso, in provincia di Sassari; quasi due mesi di rimpallo di attribuzioni di responsabilità, individuazione di fondi e di rinvii sulle procedure da adottare per rimuovere la carcassa della balena, che, nel frattempo, si è spezzata. Alla fine il Comune di Sorso ha deciso di avvalersi dell’ausilio dei professionisti del dipartimento di veterinaria dell’Università di Sassari che già negli anni Ottanta hanno eseguito un’operazione del genere. Il mare, intanto, nel corso delle settimane ha fatto la sua parte, spolpando la carcassa mentre la burocrazia cercava una risposta. Per prima cosa bisognerà scavare con cautela, ha spiegato il responsabile scientifico del gruppo recupero balena e docente di anatomia animale dell’Università, per capire quante ossa sono ancora presenti e quali sono state trascinate via dal mare. Il cetaceo spiaggiato a Sorso è una balenottera comune di 17 metri, proprio come quella recuperata negli anni Ottanta. Alle operazioni hanno partecipato gli studenti delle scuole superiori impegnati nell’alternanza scuola-lavoro. Ciò che resta della balena sarà esposto a Sorso e non al Parco dell’Asinara.