Oltre 6.000 accessi ai conti correnti, del tutto abusivi. La notizia è stata rivelata dal quotidiano "Domani", che riferisce di un'inchiesta della procura di Bari su un ex dipendente di Intesa Sanpaolo, ora licenziato. Il quotidiano "Domani" spiega come nel mirino ci sarebbero militari, vip e soprattutto politici, a partire dalla Premier Giorgia Meloni, sua sorella Arianna, capo della segreteria politica di Fratelli d'Italia e anche l'ex compagno, il giornalista Andrea Giambruno. E poi i Ministri Santanchè e Crosetto, il Presidente del Senato Ignazio La Russa, i Governatori Michele Emiliano e Luca Zaia, il Procuratore Nazionale Antimafia Giovanni Melillo e quello di Trani, Renato Nitti. Banca Intesa è la tesoriera dei conti dei parlamentari, per questo il funzionario riusciva ad accedere ai loro conti. Tutto questo sarebbe accaduto per due anni. La vicenda è stata scoperta nel corso delle ordinarie attività di controllo dovute da un istituto bancario. Accertata l'anomalia è stata aperta una prima indagine interna, fa sapere Intesa Sanpaolo, chiarendo che l'evento è stato individuato dagli attuali sistemi di controllo e si sono subito informate le autorità competenti. La banca assicura che è costantemente impegnata a evolvere i sistemi per garantire la massima protezione dei dati della clientela. Tornando alla vicenda rivelata da "Domani", ora il funzionario rischia parecchio visto che potrebbe aver violato la segretezza di dati ipersensibili su personalità politiche. Al licenziamento è seguito l'avvio di un procedimento di indagine, ancora in corso, da parte della procura di Bari e del Garante per la Privacy. Resta da chiarire il perché di questi accessi illegali, una domanda che al momento rimane senza risposta.