L'appuntamento, come ogni anno, è al Villaggio del Fanciullo. I volontari che hanno deciso di dedicare alla solidarietà la loro giornata di Natale vi arrivano con grande anticipo. "É una grande festa di famiglia che si rinnova ogni anno e noi siamo molto felici di questo perché si aggiungono sempre più amici e in particolare quest'anno verranno a servire al pranzo di Natale delle famiglie con i propri bambini, i propri ragazzi e questo ci riempie di gioia". Giuseppe Gabrielli è il responsabile barese della Comunità di Sant'Egidio che quest'anno organizza il suo venticinquesimo pranzo di Natale della solidarietà. 160 gli ospiti migranti, senzatetto e gente che una casa ce l'ha ma non ha con chi trascorrere questa giornata. "Ci sono tante persone che vivono per strada, mi ha colpito quest'anno incontrare persone sole che ci hanno chiesto di fare il pranzo di Natale perché vivevano da sole". A pranzare con loro c'è anche il vescovo che nel tuo messaggio augurale ha invitato la comunità barese a non voltarsi dall'altra parte. "L'unica parte che esiste è quella che ha scelto Gesù e cioè quella dei poveri. Si parte dai poveri, non si parte da altro". Poveri che stanno trascorrendo un Natale particolarmente difficile anche a causa del gelo calato sulla Puglia. "Ho firmato un'ordinanza che consenta il raddoppio dei posti all'interno delle case di comunità per fronteggiare questa emergenza insolita per questo periodo nella città di Bari".