Una lunga fiaccolata per ricordare Sara, ci sono migliaia di persone, studenti, professori, rappresentanti di associazioni da tutta Italia e c'è la sua mamma. "Sara è con noi. Ringrazio tutti i ragazzi, gli studenti. che hanno dato voce a Sara stasera". Non sapeva che la figlia fosse perseguitata. Lo ha ripetuto in questi giorni la mamma di Sara, ma di quella ossessione che Stefano Argentino provava per lei erano al corrente le amiche a cui aveva fatto ascoltare alcune conversazioni audio. "Lasciami in pace. Cosa hai capito di questa cosa? Sono passati tutta l'estate allora Ora te lo ridico. Se mi puoi lasciare magari in pace cortesemente. Tu te ne torni a casa tua e io continuo per la mia strada. Non lo so, mi devi seguire fino, perché faccio così? Non lo so, dico mi stai seguendo? Ma tu, io non voglio ottenere nulla, sei tu che vuoi ottenere qualcosa se mi segui". La tormentava da due anni. Sara non aveva mai ricambiato le sue attenzioni morbose, ma non l'aveva nemmeno denunciato perché non pensava di essere in pericolo. E forse non lo ha immaginato nemmeno lunedì pomeriggio, quando lui l'ha raggiunta per strada e l'ha accoltellata senza lasciarle scampo Le immagini riprese da una telecamera di sorveglianza. Sara voleva specializzarsi nella lotta ai tumori e aveva già cominciato a lavorare alla tesi che stava per ottenere la riceverà alla memoria. Lo ha annunciato la Rettrice dell'ateneo. Lo stesso riconoscimento era stato assegnato ad un'altra vittima di femminicidio, una studentessa di medicina della città dello Stretto Lorena Quaranta uccisa a 27 anni il 31 marzo del 2020 dal fidanzato e collega universitario Antonio De Pace.