Bari, la 74enne sopravvissuta: "Ho visto luci e ho urlato"

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1 mese fa

"Sentivo rumori di lavorare, però non sentivano che io chiamavo aiuto, aiuto dopo di tanto tempo, ieri mattina vidi una luce e mi pare che loro stavano lavorando e io ho gridato di nuovo. Aiuto, aiuto! Mi ha sentito, signora, un momento, ora veniamo. Ora veniamo". Provata ma salva, incredibilmente salva nonostante le 27 ore trascorse sotto le macerie, Rosalia De Giosa è viva grazie alla porta blindata del suo appartamento che le è caduta addosso, mentre mercoledì pomeriggio, alle prime avvisaglie del crollo, cercava una via di fuga dal palazzo nel quale era tornata, come spesso faceva a prendere delle cose. La bolla d'aria che si è formata le ha permesso di respirare, evitando al tempo stesso, che venisse schiacciata dalle macerie. Il resto lo hanno fatto i Vigili del Fuoco, cui va il pensiero del sindaco, Vito Leccese, tra i primi a far visita in ospedale alla signora Rosalia. "È stato veramente diciamo un miracolo, anche se è un'espressione che non rende l'opera straordinaria fatta dai Vigili del Fuoco che sono stati veramente degli eroi". E ora l'inchiesta che oltre a dover stabilire le cause del crollo che molti mettono in relazione ai lavori di consolidamento iniziati da qualche giorno, dovrà anche accertare perché ai condomini palazzo sgomberato già da un anno, in quanto dichiarato inagibile, venisse ancora concesso di rientrare nei loro appartamenti. Mercoledì pomeriggio, oltre a Rosalia De Giosa, nello stabile c'erano anche due coniugi con il loro bambino riusciti a mettersi in salvo appena in tempo. .