Negligenza, imperizia oppure una sorte terribile che non si può accettare. Sarà l’autopsia, fissata per martedì, a stabilire cosa è successo negli ultimi quaranta giorni di vita della piccola Nicole, la bimba di soli 4 anni morta all’ospedale Civile di Brescia dopo un’operazione resasi necessaria a causa di un’otite che aveva causato importanti complicazioni. Le sue cartelle cliniche sono state sequestrate e una decina di medici è iscritta nel registro degli indagati. Un atto dovuto per consentire a tutte le parti, consulenti compresi, di poter partecipare agli accertamenti irripetibili. Nel frattempo, a Gottolengo, il paesino vicino Brescia dove viveva con i suoi genitori, la mamma e il papà aspettano delle risposte. Perché la loro bambina è stata dimessa, dall’ospedale di Manerbio prima e dal Poliambulanza poi, se la situazione era così grave? Perché solo al Civile hanno deciso di intervenire d’urgenza? Intanto, Alessandra e Mattia sperano di poter riportare a casa il corpicino della loro Nicole e celebrare il funerale, in modo che tutti quelli che le hanno voluto bene possano salutarla un’ultima volta. Nel frattempo, i genitori hanno compiuto un gesto di grande altruismo: hanno donato gli organi di Nicole. Il suo cuore ha già salvato un bambino.